9 Febbraio 2018 By marketing Comments are Off
Tarvisio è uno dei più importanti poli sciistici e località montana del Friuli Venezia Giulia. Crocevia di lingue e culture dove si incontrano Italia, Slovenia e Austria, la località offre mille opportunità per una vacanza attiva all’aria aperta. Da non perdere una visita al Monte Lussari: un luogo da fiaba!
Vivere la montagna a 360 gradi
Respirare a pieni polmoni l’area tersa, ammirare paesaggi senza fine. Con gli sci ai piedi, lungo discese mozzafiato o piste da fondo immerse in boschi magici. O con le ciaspe, per assaporare il fascino slow di panorami fuori dal tempo.
Quando è il verde a riempire gli occhi, invece, puoi scegliere tra numerosissimi sentieri in cui fare trekking (da non perdere le suggestive escursioni guidate nel Tarvisiano), andare a cavallo o in mountain bike. Per sbucare in ampie radure che ospitano rifugi e malghe.
Sulle tracce di Julius Kugy
Un anfiteatro di vette gioia di scalatori e alpinisti, come Nives Meroi, che si allena proprio nel Tarvisiano. Vette maestose, rimaste inesplorate fino agli inizi del Novecento, quando Julius Kugy le affrontò per la prima volta. Nell’aria, di questo mitico alpinista, che era anche botanico, musicista e scrittore, puoi coglierne lo spirito. Se fai propria la sua lezione: vivere fino in fondo la montagna, godendosi la contemplazione, la sosta e il riposo. Perché la conquista delle cime non sia l’unico fine.
Paradisi naturali
Quassù, la natura è sempre stata libera di esprimersi al meglio. E lo ha fatto agghindandosi di perle. Come quelle due, blu, dei Laghi di fusine Specchio di corone di creste e alte conifere. E pure di uccelli migratori, cervi e caprioli. Il Parco Naturale delle Prealpi Giulie poi, è una vera miniera di preziosità ambientali, da scoprire anche attraverso originali escursioni.
Sportivi di natura
Il Tarvisiano offre a chi ama praticare attività all’aria aperta un ricchissimo ventaglio di proposte. Tra nordic walking e dog trekking, rafting e hydrospeed (discese dei torrenti in canoa o in gommone), golf e parapendio, snowboard e sleddog.
A Pontebba, poi, c’è un modernissimo palaghiaccio, dove sfrecciare con i pattini o osservare i campioni dell’hockey.
E nel parco avventura sulla Nevea farai tarzaning tra piattaforme sugli alberi, passerelle, funi e ponti tibetani. In tutta sicurezza.
Mistico d’alta quota
Un luogo magico, con un borgo incantato e un santuario raggiunto da pellegrini italiani, slavi e tedeschi. È il suggestivo Monte Lussari, a poca distanza da Tarvisio. Da quassù parte la Pista Di Prampero, una delle discese più emozionanti della regione.
Tradizioni incise
Dai Krampus, terribili diavoli che a suon di grida e campanacci annunciano per le strade del Tarvisiano, il 5 dicembre, l’arrivo di San Nicolò, al Carnevale resiano e al Museo dell’arrotino, due interessanti aspetti di un luogo particolarissimo, la Val Resia dove si parla una lingua protoslava che non s’ode altrove. Un mondo di tradizioni tutte da scoprire.
La Settimana della cultura friulana torna anche quest’anno a proporre attività e iniziative per conoscere meglio la realtà della nostra regione, la sua storia, la sua tradizione e la sua identità. Proprio “identità”, probabilmente, è la parola che più di tutte riesce a segnare i percorsi che ci portano, con eventi, appuntamenti, visite e spettacoli, a capire il senso del nostro essere comunità; l’identità misura la combinazione di fatti, di vicende e di situazioni che hanno reso e che continuano a rendere il Friuli quello che è e noi friulani quello che siamo, con le buone ragioni di riconoscere una particolare visione del mondo e della vita che ci appartiene. Quest’anno la Settimana fa festa, perché è giunta alla decima edizione. E lo diciamo con orgoglio. Dieci anni di lavoro per condividere un progetto con il territorio e per consolidare una rete di relazioni sempre più ampia e forte, dieci anni per affermare che non ci basta più il fasìn di bessôi, ma che dobbiamo unirci per far crescere la coscienza e la conoscenza del patrimonio materiale e immateriale della nostra terra. Di questo patrimonio fanno parte e pieno titolo anche gli esempi che le friulane e i friulani degli anni e dei secoli passati ci hanno lasciato, esempi che dobbiamo celebrare e fare nostri. Programma evento
L’Udinese è attualmente impegnata in una competizione: Serie A. Le prossime partite, che giocherà l’Udinese: Il 04/05/2023 alle ore 20:45 in Serie A contro il Napoli (Udinese – Napoli) Il 08/05/2023 alle ore 18:30 in Serie A contro la Sampdoria (Udinese – Sampdoria) Il 21/05/2023 alle ore 20:45 in Serie A contro la Lazio (Udinese – Lazio)
INSIEME dal 18 febbraio al 16 luglio 2023 presso Casa Cavazzini Clicca qui per: orari, prenotazioni e biglietti Attraversare a occhi aperti la condizione umana, in particolare i legami che fanno vivere, la passione con cui superiamo solitudini e distanze. Ecco la traccia del cammino affascinante che la mostra «Insieme» propone attraverso cinquantacinque capolavori, molti dei quali appartengono ai più importanti protagonisti dell’arte degli ultimi due secoli, tracciando una via di bellezza che arriva dritta al cuore partendo dall’eleganza dei Preraffaelliti e passando attraverso le suggestioni del Surrealismo, i linguaggi dell’Espressionismo, del Simbolismo e dell’Astrazione. Le opere di autori come John Everett Millais, Franz von Stuck, Vasilij Kandinskij, Salvador Dalí, Alberto Savinio de Chirico, Renato Guttuso, Michelangelo Pistoletto, Giuliano Vangi, Gianfranco Ferroni, Tibor Csernus, e anche del friulano Mirko Basaldella, accanto ad altri, come attori trasformeranno le sale di Casa Cavazzini, il Museo di Arte Moderna e Contemporanea nel centro di Udine, in un dramma teatrale intenso. Attraversare questa mostra significa rivedere tutta la propria vita. I momenti, le figure, gli abbracci e le lacrime più importanti. Basta considerare i passi, le sezioni con cui essa presenta le opere di sala in sala: solitudini; amore; sangue; prossimità; conflitti; il cielo; smarrirsi; ritrovarsi. Già lette in sequenza, queste parole costituiscono un discorso, quasi la proposta di un viaggio interiore. Come il titolo suggerisce, la mostra è una meditazione d’arte per passare da un uomo smarrito nell’incomunicabilità a un uomo ritrovato nell’intersoggettività. INFORMAZIONI www.udinegrandimostre.it PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA prenotazioni@udinegrandimostre.it 0432 1279127 ORARI Lunedì 14.00-18.00 Martedì > Giovedì 9.30 – 18.30 Venerdì > Domenica 9.00 – 20.00
PROGRAMMA – clicca qui per maggiori informazioni Giovedì 11 maggio a Redipuglia e Gemona ore 10:30 Visita al Sacrario di Redipuglia alla presenza del Labaro – Redipuglia ore 14:00 Consegna benemerenze ad alcune Sezioni per cantieri Friuli ’76 – Municipio di Gemona ore 15:00 Omaggio al cimitero delle vittime del terremoto 1976 e vittime Covid – Cimitero di Gemona ore 15:30 Omaggio a Franco Bertagnolli, Presidente Ana dal 1972 al 1981 – Piazzale Bertagnolli a Gemona ore 17:30 Messa in commemorazione degli alpini deceduti nel terremoto del 1976, alla presenza del Labaro – Caserma Goi Pantanali (via Daniele Manin 7, Gemona) Venerdì 12 maggio a Udine ore 9:00 Alzabandiera – Piazza della Libertà ore 9:15 Deposizione corone al monumento ai Caduti – Tempietto S. Giovanni (Piazza della Libertà) A seguire Deposizione corona al Tempio Ossario e al cippo della Divisione Julia – Tempio Ossario (piazzale XXVI Luglio) Ore 11:00 Inaugurazione Cittadella degli Alpini – Parco Moretti Ore 18:45 Sfilata gonfaloni, vessilli, Labaro e Bandiera di guerra – Da Porta Aquileia a Piazza della Libertà A seguire Discorso di benvenuto del sindaco – Piazza della Libertà A seguire Trasferimento delle Bandiere e apertura visita a Bandiere, Labaro e gonfaloni – Loggia del Lionello (Piazza della Libertà) Sabato 13 maggio a Udine Ore 9:30 Lancio dei paracadutisti (eventuale) ore 10:30 Incontro tra Presidente Ana, Cdn, Sezioni all’estero, delegazioni Ifms e i militari stranieri (su invito) – Teatro Nuovo Giovanni da Udine (via Trento, 4) Ore 13:00 Lancio dei paracadutisti – Campo sportivo Clocchiatti (via delle Fornaci, 16) Ore 17:00 S. Messa – Cattedrale S. Maria Annunziata (piazza del Duomo, 1) Ore 18:30 Saluto del sindaco di Udine e del presidente nazionale Ana a tutte le autorità, al Cdn e ai presidenti di Sezione (su invito) – Teatro Nuovo Giovanni da Udine (via Trento, 4) Domenica 14 maggio, Udine ore 8:00 Inquadramento ore 8:30 Onori alla massima autorità ore 9:00 Inizio sfilata (ordine di sfilamento) a seguire Passaggio della stecca con la Sezione di Vicenza – Piazza I Maggio Ammainabandiera – Piazza I Maggio Gli orari potranno subire variazioni.
Il festival Nato da un forte legame con la figura del giornalista e scrittore Tiziano Terzani, il Festival vicino/lontano si svolge ogni anno a Udine, dal 2005, nel mese di maggio. Incontri, dibattiti, conversazioni, conferenze, lezioni, letture, mostre, spettacoli e proiezioni occupano per quattro intense giornate il centro storico della città e alcuni dei suoi edifici più suggestivi. Studiosi, giornalisti, scrittori e artisti di prestigio internazionale si confrontano tra loro e con il pubblico per analizzare, da punti di vista diversi, i processi di trasformazione in corso nel mondo globalizzato, in campo economico, sociale, culturale e geopolitico, allo scopo di indagarne le ragioni, i meccanismi, i significati, le prospettive. Perché vicino/lontano? “Vicino” e “lontano” non sono soltanto indicatori geografici e multiculturali di una situazione planetaria che deve ormai bruciare le distanze e avvicinare i mondi, comparare le diversità dei discorsi, siano essi economici o filosofici, sociali o esistenziali, alla ricerca di una lingua comune o che possieda qualcosa di comune in grado di orientarci un poco nello spaesamento generale. “Vicino” e “lontano” vorrebbero essere anche una bussola individuale, appunto la condizione critica che ha a che fare con ciascuno di noi e che pone a ciascuno la difficoltà di “abitare la distanza”, insomma – se ci riuscissimo – di non restare schiacciati e inerti sotto il peso della logica mediatica e omologante. Pier Aldo Rovatti, filosofo, membro del comitato scientifico Scarica i materiali PROGRAMMA vicino/lontano 2023 L’aggressione dell’Ucraina ci ha mostrato il volto più arretrato, violento e barbarico del potere, che la parte di mondo che chiamiamo Occidente aveva da tempo rimosso. Ma nel frattempo forme meno evidenti di soft power si erano già insinuate progressivamente nelle pieghe della rivoluzione tecnologica, tanto da rendere quasi impossibile individuare chi e come condiziona e determina i grandi eventi del mondo e della storia, con ricadute significative nelle nostre vite. Così, in un’epoca che ormai molti osservatori definiscono “post-globale”, ci accorgiamo che gli scenari del potere hanno subìto una profonda metamorfosi, mutando modalità, forme, dinamiche, luoghi, soggetti. Quale ruolo effettivo hanno avuto le nuove tecnologie informatiche nel trasformare questo quadro? Attraverso quali passaggi? Con quali attori? Per quali interessi? Con quali rischi per le democrazie liberali che si fondano sulla visibilità, sulla trasparenza e sulla controllabilità del potere? Mentre vanno affermandosi nel mondo leadership “carismatiche” e “seduttive”, come esercitare un efficace controllo democratico, evitando il rischio di derive autoritarie? È sufficiente la diffusione dell’istruzione, del pensiero scientifico e dei “saperi esperti”, a fronteggiare i tradizionali poteri politici ed economico-finanziari, mentre i nuovi giganti del web, padroni delle tecnologie e dell’intelligenza artificiale, in un intreccio non sempre decifrabile tra stato e mercato, economia e politica, stanno costruendo (quanto arbitrariamente?) il mondo che verrà? E ancora: Come usare gli anticorpi del potere democratico per sconfiggere i poteri illegali delle mafie e delle diverse organizzazioni criminali? Perfino nella vita quotidiana sono logiche di potere quelle che governano le nostre relazioni di prossimità: nella coppia, in famiglia, sul lavoro, nei rapporti sociali e inter-generazionali. Quando queste dinamiche rischiano di diventare patologiche? Come evitarlo? Eppure ci sono persone, troppe, che rimangono escluse perfino da ogni logica di potere. Sono i senza-potere: i disoccupati, spesso i giovani, ma soprattutto i migranti, i marginali, gli ultimi, gli invisibili… Come dar loro voce in una società che voglia essere più giusta e solidale? E infine: La parola “potere” è anche un verbo: fonda una speranza nella possibilità di scegliere: è ormai a tutti evidente chela scelta più urgente e più impegnativa che dobbiamo oggi compiere è uscire dall’indifferenza e dall’impotenza riguardo l’ineludibile questione dell’emergenza ecologica. Come gestire le risorse ambientali, come compiere una transizione ecologica verso un mondo migliore, più rispettoso degli ecosistemi naturali, da cui dipende la vita degli esseri umani sul pianeta, in funzione di una società globale meno diseguale, più giusta? Forse un’alternativa c’è, e ciò che pensavamo impossibile può diventare possibile. Scopri di più: https://www.vicinolontano.it/
La Settimana della cultura friulana torna anche quest’anno a proporre attività e iniziative per conoscere meglio la realtà della nostra regione, la sua storia, la sua tradizione e la sua identità. Proprio “identità”, probabilmente, è la parola che più di tutte riesce a segnare i percorsi che ci portano, con eventi, appuntamenti, visite e spettacoli, a capire il senso del nostro essere comunità; l’identità misura la combinazione di fatti, di vicende e di situazioni che hanno reso e che continuano a rendere il Friuli quello che è e noi friulani quello che siamo, con le buone ragioni di riconoscere una particolare visione del mondo e della vita che ci appartiene. Quest’anno la Settimana fa festa, perché è giunta alla decima edizione. E lo diciamo con orgoglio. Dieci anni di lavoro per condividere un progetto con il territorio e per consolidare una rete di relazioni sempre più ampia e forte, dieci anni per affermare che non ci basta più il fasìn di bessôi, ma che dobbiamo unirci per far crescere la coscienza e la conoscenza del patrimonio materiale e immateriale della nostra terra. Di questo patrimonio fanno parte e pieno titolo anche gli esempi che le friulane e i friulani degli anni e dei secoli passati ci hanno lasciato, esempi che dobbiamo celebrare e fare nostri. Programma evento
L’Udinese è attualmente impegnata in una competizione: Serie A. Le prossime partite, che giocherà l’Udinese: Il 04/05/2023 alle ore 20:45 in Serie A contro il Napoli (Udinese – Napoli) Il 08/05/2023 alle ore 18:30 in Serie A contro la Sampdoria (Udinese – Sampdoria) Il 21/05/2023 alle ore 20:45 in Serie A contro la Lazio (Udinese – Lazio)
INSIEME dal 18 febbraio al 16 luglio 2023 presso Casa Cavazzini Clicca qui per: orari, prenotazioni e biglietti Attraversare a occhi aperti la condizione umana, in particolare i legami che fanno vivere, la passione con cui superiamo solitudini e distanze. Ecco la traccia del cammino affascinante che la mostra «Insieme» propone attraverso cinquantacinque capolavori, molti dei quali appartengono ai più importanti protagonisti dell’arte degli ultimi due secoli, tracciando una via di bellezza che arriva dritta al cuore partendo dall’eleganza dei Preraffaelliti e passando attraverso le suggestioni del Surrealismo, i linguaggi dell’Espressionismo, del Simbolismo e dell’Astrazione. Le opere di autori come John Everett Millais, Franz von Stuck, Vasilij Kandinskij, Salvador Dalí, Alberto Savinio de Chirico, Renato Guttuso, Michelangelo Pistoletto, Giuliano Vangi, Gianfranco Ferroni, Tibor Csernus, e anche del friulano Mirko Basaldella, accanto ad altri, come attori trasformeranno le sale di Casa Cavazzini, il Museo di Arte Moderna e Contemporanea nel centro di Udine, in un dramma teatrale intenso. Attraversare questa mostra significa rivedere tutta la propria vita. I momenti, le figure, gli abbracci e le lacrime più importanti. Basta considerare i passi, le sezioni con cui essa presenta le opere di sala in sala: solitudini; amore; sangue; prossimità; conflitti; il cielo; smarrirsi; ritrovarsi. Già lette in sequenza, queste parole costituiscono un discorso, quasi la proposta di un viaggio interiore. Come il titolo suggerisce, la mostra è una meditazione d’arte per passare da un uomo smarrito nell’incomunicabilità a un uomo ritrovato nell’intersoggettività. INFORMAZIONI www.udinegrandimostre.it PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA prenotazioni@udinegrandimostre.it 0432 1279127 ORARI Lunedì 14.00-18.00 Martedì > Giovedì 9.30 – 18.30 Venerdì > Domenica 9.00 – 20.00
PROGRAMMA – clicca qui per maggiori informazioni Giovedì 11 maggio a Redipuglia e Gemona ore 10:30 Visita al Sacrario di Redipuglia alla presenza del Labaro – Redipuglia ore 14:00 Consegna benemerenze ad alcune Sezioni per cantieri Friuli ’76 – Municipio di Gemona ore 15:00 Omaggio al cimitero delle vittime del terremoto 1976 e vittime Covid – Cimitero di Gemona ore 15:30 Omaggio a Franco Bertagnolli, Presidente Ana dal 1972 al 1981 – Piazzale Bertagnolli a Gemona ore 17:30 Messa in commemorazione degli alpini deceduti nel terremoto del 1976, alla presenza del Labaro – Caserma Goi Pantanali (via Daniele Manin 7, Gemona) Venerdì 12 maggio a Udine ore 9:00 Alzabandiera – Piazza della Libertà ore 9:15 Deposizione corone al monumento ai Caduti – Tempietto S. Giovanni (Piazza della Libertà) A seguire Deposizione corona al Tempio Ossario e al cippo della Divisione Julia – Tempio Ossario (piazzale XXVI Luglio) Ore 11:00 Inaugurazione Cittadella degli Alpini – Parco Moretti Ore 18:45 Sfilata gonfaloni, vessilli, Labaro e Bandiera di guerra – Da Porta Aquileia a Piazza della Libertà A seguire Discorso di benvenuto del sindaco – Piazza della Libertà A seguire Trasferimento delle Bandiere e apertura visita a Bandiere, Labaro e gonfaloni – Loggia del Lionello (Piazza della Libertà) Sabato 13 maggio a Udine Ore 9:30 Lancio dei paracadutisti (eventuale) ore 10:30 Incontro tra Presidente Ana, Cdn, Sezioni all’estero, delegazioni Ifms e i militari stranieri (su invito) – Teatro Nuovo Giovanni da Udine (via Trento, 4) Ore 13:00 Lancio dei paracadutisti – Campo sportivo Clocchiatti (via delle Fornaci, 16) Ore 17:00 S. Messa – Cattedrale S. Maria Annunziata (piazza del Duomo, 1) Ore 18:30 Saluto del sindaco di Udine e del presidente nazionale Ana a tutte le autorità, al Cdn e ai presidenti di Sezione (su invito) – Teatro Nuovo Giovanni da Udine (via Trento, 4) Domenica 14 maggio, Udine ore 8:00 Inquadramento ore 8:30 Onori alla massima autorità ore 9:00 Inizio sfilata (ordine di sfilamento) a seguire Passaggio della stecca con la Sezione di Vicenza – Piazza I Maggio Ammainabandiera – Piazza I Maggio Gli orari potranno subire variazioni.
Il festival Nato da un forte legame con la figura del giornalista e scrittore Tiziano Terzani, il Festival vicino/lontano si svolge ogni anno a Udine, dal 2005, nel mese di maggio. Incontri, dibattiti, conversazioni, conferenze, lezioni, letture, mostre, spettacoli e proiezioni occupano per quattro intense giornate il centro storico della città e alcuni dei suoi edifici più suggestivi. Studiosi, giornalisti, scrittori e artisti di prestigio internazionale si confrontano tra loro e con il pubblico per analizzare, da punti di vista diversi, i processi di trasformazione in corso nel mondo globalizzato, in campo economico, sociale, culturale e geopolitico, allo scopo di indagarne le ragioni, i meccanismi, i significati, le prospettive. Perché vicino/lontano? “Vicino” e “lontano” non sono soltanto indicatori geografici e multiculturali di una situazione planetaria che deve ormai bruciare le distanze e avvicinare i mondi, comparare le diversità dei discorsi, siano essi economici o filosofici, sociali o esistenziali, alla ricerca di una lingua comune o che possieda qualcosa di comune in grado di orientarci un poco nello spaesamento generale. “Vicino” e “lontano” vorrebbero essere anche una bussola individuale, appunto la condizione critica che ha a che fare con ciascuno di noi e che pone a ciascuno la difficoltà di “abitare la distanza”, insomma – se ci riuscissimo – di non restare schiacciati e inerti sotto il peso della logica mediatica e omologante. Pier Aldo Rovatti, filosofo, membro del comitato scientifico Scarica i materiali PROGRAMMA vicino/lontano 2023 L’aggressione dell’Ucraina ci ha mostrato il volto più arretrato, violento e barbarico del potere, che la parte di mondo che chiamiamo Occidente aveva da tempo rimosso. Ma nel frattempo forme meno evidenti di soft power si erano già insinuate progressivamente nelle pieghe della rivoluzione tecnologica, tanto da rendere quasi impossibile individuare chi e come condiziona e determina i grandi eventi del mondo e della storia, con ricadute significative nelle nostre vite. Così, in un’epoca che ormai molti osservatori definiscono “post-globale”, ci accorgiamo che gli scenari del potere hanno subìto una profonda metamorfosi, mutando modalità, forme, dinamiche, luoghi, soggetti. Quale ruolo effettivo hanno avuto le nuove tecnologie informatiche nel trasformare questo quadro? Attraverso quali passaggi? Con quali attori? Per quali interessi? Con quali rischi per le democrazie liberali che si fondano sulla visibilità, sulla trasparenza e sulla controllabilità del potere? Mentre vanno affermandosi nel mondo leadership “carismatiche” e “seduttive”, come esercitare un efficace controllo democratico, evitando il rischio di derive autoritarie? È sufficiente la diffusione dell’istruzione, del pensiero scientifico e dei “saperi esperti”, a fronteggiare i tradizionali poteri politici ed economico-finanziari, mentre i nuovi giganti del web, padroni delle tecnologie e dell’intelligenza artificiale, in un intreccio non sempre decifrabile tra stato e mercato, economia e politica, stanno costruendo (quanto arbitrariamente?) il mondo che verrà? E ancora: Come usare gli anticorpi del potere democratico per sconfiggere i poteri illegali delle mafie e delle diverse organizzazioni criminali? Perfino nella vita quotidiana sono logiche di potere quelle che governano le nostre relazioni di prossimità: nella coppia, in famiglia, sul lavoro, nei rapporti sociali e inter-generazionali. Quando queste dinamiche rischiano di diventare patologiche? Come evitarlo? Eppure ci sono persone, troppe, che rimangono escluse perfino da ogni logica di potere. Sono i senza-potere: i disoccupati, spesso i giovani, ma soprattutto i migranti, i marginali, gli ultimi, gli invisibili… Come dar loro voce in una società che voglia essere più giusta e solidale? E infine: La parola “potere” è anche un verbo: fonda una speranza nella possibilità di scegliere: è ormai a tutti evidente chela scelta più urgente e più impegnativa che dobbiamo oggi compiere è uscire dall’indifferenza e dall’impotenza riguardo l’ineludibile questione dell’emergenza ecologica. Come gestire le risorse ambientali, come compiere una transizione ecologica verso un mondo migliore, più rispettoso degli ecosistemi naturali, da cui dipende la vita degli esseri umani sul pianeta, in funzione di una società globale meno diseguale, più giusta? Forse un’alternativa c’è, e ciò che pensavamo impossibile può diventare possibile. Scopri di più: https://www.vicinolontano.it/